Continua il pugno di ferro dell’amministrazione comunale bolognese verso chi legittimamente lotta per avere un tetto sopra la testa. Questa mattina infatti, gli attivisti di Idra, che da quasi due mesi occupano uno stabile in via Albiroli di proprietà della Curia, si sono svegliati coi reparti di celere sotto casa. Non certo il miglior risveglio possibile.
Il renziano dell’ultima ora Merola, insieme alla fidata assessora Frascaroli, si sono distinti ormai da anni da un lato, per le belle parole spese in favore di chi vive situazioni di disagio e spesso non ha un tetto dove dormire; dall’altro, per l’intransigenza con cui, ad ogni occasione, sgomberano occupazioni e spazi liberati per mezzo della forza pubblica. Anche in questa occasione non si sono smentiti, spalleggiando in toto la richiesta di sgombero dello stabile di via Albiroli avanzato dalla proprietà dello stesso, ovvero la Curia di Bologna.
Ebbene sì, la Curia che da sempre si fregia dell’appellativo di “amica degli ultimi”, ha richiesto lo sgombero della sua proprietà occupata da chi voleva un tetto sopra la testa. Evidentemente quindi, finché gli ultimi stanno buoni e zitti, o al più balbettano un “amen” ogni tanto senza pretendere troppo, vanno più che bene. Quando invece gli ultimi, i derelitti, provano ad alzare la testa organizzandosi per appropriarsi di quello che dovrebbe essere un loro inalienabile diritto (quello di avere un tetto dignitoso sopra la testa, per sé e per la propria famiglia), anziché attendere la carità dello Spirito Santo, ecco che i colleghi del compianto padre Marella, si palesano per quello che sono: nemici di chi lotta per il riscatto sociale e per affermare la propria dignità.
Allora avanti, compagni e compagne! Non ci fermeranno con le loro intimidazioni né con le violenze e gli abusi delle forze dell’ordine!
28-01-2015