Verso e oltre il 1° maggio NoExpo

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Ieri, sabato 11 aprile, centinaia di persone si sono riunite nell’ex-Istituto Rizzoli di Milano, occupato per l’occasione la mattina stessa, per parlare dell’organizzazione delle “Cinque giornate di Milano” di protesta contro l’Expo.

Tutti gli interventi delle varie realtà, provenienti da tutta Italia, sono stati concordi su due aspetti fondamentali. Per prima cosa, è stata più volte espressa la volontà di non limitare l’opposizione ad Expo alla realtà milanese. Questo in quanto l’Expo non è altro che la vetrina ed il punto di sperimentazione più avanzato di un modello sociale che viene imposto in tutta Italia: la devastazione territoriale a cui il territorio milanese è stato sottoposto è la stessa che da 25 anni va avanti in Val di Susa, le condizioni di lavoro al ribasso imposte ai lavoratori con la complicità dei sindacati confederali (arrivando al paradosso del lavoro gratis) rappresentano perfettamente lo spirito del Jobs Act, e l’ipocrisia di chiamare un evento finanziato da McDonald, Coca-Cola e LegaCoop “Nutrire il pianeta” è tipico di un sistema economico e sociale che cerca di mascherarsi “eticamente” continuando invece a servire i soliti interessi.

Il secondo dato politico su cui tutti hanno concordato è la necessità che la mobilitazione non si fermi con le giornate di Maggio. Non ci troviamo infatti di fronte al solito vertice di uno o due giorni contro cui scatenare la rabbia del “movimento”, ma ad un’esposizione che durerà sei mesi e contro cui la lotta, già avviata da molti anni, può aver tempo di sedimentarsi.

E’ in questa cornice che sono stati ben accolti e più volte richiamati gli interventi di quelle realtà che hanno confermato lo svolgimento della Street Parade No Expo a Bologna, la quale attraverserà la città felsinea nel pomeriggio di venerdì 24 aprile, come già da giorni era stato annunciato sui social a firma di #Iononlavorogratis, percorso collettivo a cui prende parte anche il nodo locale della nostra campagna.

 

Durante l’assemblea è stato presentato il programma dei cinque giorni di protesta milanesi.

Si incomincia il 29 aprile con una manifestazione antifascista in opposizione alla tristemente tradizionale parata delle forze neo-fasciste che si tiene ogni anno a Milano in questa data, mentre il 30 aprile manifesteranno gli studenti medi e universitari.

La giornata più importante sarà sicuramente il primo Maggio, il May Day, in cui un grande corteo sfilerà per il centro città, nonostante l’iniziale opposizione della questura, per dimostrare la sua opposizione ad Expo e a quello che rappresenta. Il corteo sarà composto di vari spezzoni eterogenei, che rappresentano la molteplicità delle contraddizioni sollevate dall’Expo: lo spezzone delle resistenza territoriali (No-Expo in ogni città), quello delle Lotte Sociali, Scioperiamo Expo, i movimenti per il diritto ad abitare, lo spezzone del lavoro (organizzato dai sindacati di base), il No-Expo Pride, tanto per dirne alcuni.

Il 2 Maggio le azioni di protesta  continueranno in maniera diffusa su tutta la città. Infine il 3 Maggio le cinque giornate di Milano si concluderanno con un’assemblea nazionale di rilancio per le attività dei mesi successivi.

 

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