Oggi, a Bologna, si è svolto un presidio davanti alla prefettura in solidarietà alla manifestazione nazionale indetta a Capo Frasca (OR) contro il campo di addestramento militare che il Ministero della Difesa ha dato in concessione all’esercito israeliano per un ciclo di esercitazioni dei caccia F15 ed F16. Quegli stessi caccia che, in questi mesi, hanno causato oltre 2100 morti e più di 11000 feriti nella Striscia di Gaza. Quegli stessi caccia che hanno distrutto scuole, ospedali e infrastrutture, nell’assordante silenzio dell’ONU e della cosiddetta “comunità internazionale”, sempre prodiga di ammonimenti verso le violenze e i soprusi dello stato sionista, ma totalmente priva della volontà politica di fermarne l’operato.
L’Italia, in particolare, è il primo fornitore europeo di armi ad Israele e nel 2005 ha firmato con questo Paese un accordo di cooperazione che riguarda l’interscambio di armamenti, la formazione e l’addestramento di personale e la ricerca e lo sviluppo in campo militare.
Contro la politica militarista e colonialista dello stato israeliano, contro la sudditanza che mostrano il nostro e tutti i governi occidentali verso questo stato, per l’autodeterminazione del popolo palestinese e solidali con la sua giusta lotta, invitiamo quindi tutti e tutte a partecipare, il 18 settembre dalle ore 19, all’assemblea pubblica che si svolgerà al CSO TerzoPiano (via Irnerio 13), dove verrà presentato un reportage dai compagni di ritorno dalla Cisgiordania, in sostegno alla manifestazione nazionale del 27 settembre a Roma indetta dalla comunità palestinese in Italia.
NOI RESTIAMO
13/09/2014